Non è Maria il centro focale della odierna liturgia della Parola. È Dio, i cui pensieri, propositi e operazioni risplendono in pieno in questa creatura che, in risposta, vi consente pienamente.
2. Gli "angeli" e l'angelo"
Tra l'uomo e Dio c'è un’abisso incolmabile. L'uomo non può raggiungere Dio se Questi non prende l'iniziativa di scendere, di squarciare i cieli per andargli incontro.
Uno degli strumenti attraverso cui Dio comunica con gli uomini sono gli Angeli. Portano all'uomo la Potenza, la consolazione, la compagnia di Dio. Soprattutto la sua Parola.
Per il mistero oscuro del Male può accadere -è accaduto e accade- che l'uomo si lasci sedurre da falsi angeli, ministri delle tenebre ammantati di luce.
Il criterio per poter discernere tra angeli di Dio e angeli al servizio del Maligno va individuato nel tenore della proposta che essi fanno e dalle conseguenze che discendono dall'accoglienza del loro messaggio.
A., Gli angeli seduttori:
La Bibbia ha registrato un caso di cedimento grave di alcune creature -donne precisamente- alla seduzione esercitata nei loro confronti da uno stuolo di angeli perversi, falsi messaggeri di Dio.
Solleticandole nel loro fascino femminile -punto debole nel naturale e culturale narcisismo di ogni donna- questi angeli seduttori le convincono ad unire la loro bellezza fisica con la potenza superiore che essi avevano in quanto creature sovrumane, angeliche.
Da questa unione -insinuano gli angeli tentatori- nasceranno uomini di divini, autonomi da Dio, piccole divinità in grado di sfidare Dio, di fare a meno di lui. Insomma l'antico delirio di onnipotenza per l'uomo.
Dice Isaia del re di Babilonia in una elegia satirica e potente:
" Tu pensavi: salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea divina, salirò sulle nubi nelle regioni superiori e mi farò uguale all'Altissimo!
E invece, sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso infernale" (Is 14, 13-15)
Così ragiona e agisce l'uomo che vuole sfidare il Dio con la complicità degli spiriti malvagi che ottenebrano la sua mente e il suo cuore esaltandoli.
Il giusto, invece, sa che solo Dio può salvarlo dalla sua povertà radicale di creatura.
Egli sa di vivere sospeso tra due parole: la misericordia sovrabbondante di Dio e la sua miseria abissale.
L’uomo che sfida Dio è respinto da Dio e ripiomba nella sua miseria.
La Bibbia si informa della provenienza di questi angeli seduttori: scendono dal cielo. Si ammantano di religiosità e sacralità. Cioè:
La religione può diventare una forte tentazione per la mania di grandezza dell'uomo.
Dall'unione di questi falsi "figli di Dio" con le donne vanitose (cioè con l'uomo preda dell'orgoglio) nascono i giganti, i potenti e violenti della terra che gettano il mondo in una catastrofe cosmica. E Dio manda il diluvio come castigo per la loro malvagità.
Questi figli nati dalle donne si sedotte dagli angeli sono i dominatori del mondo, quelli che si fanno venerare come figli di Dio e diffondono sulla terra violenza e morte.
B. L’Angelo di Maria
Ben diverso è il racconto di Maria e dell'angelo Gabriele.
Come quelle donne, anche Maria dà alla luce un "figlio di Dio".
Ma questo figlio non porta sulla terra il dominio e, dunque, violenza e morte. Al contrario porta una promessa di pace vera.
Questo figlio di Dio non si fa adorare come Dio a motivo del suo potere politico, ma segue la via dell'impotenza sino alla croce e tuttavia è superiore ad ogni potenza.
Quelle donne che si uniscono agli angeli servi delle tenebre si lasciano sedurre dalle loro lusinghe, cedono alla magia oltre che alle loro malie. Maria, invece, ricevere l'angelo che le annuncia il concepimento e la nascita di un figlio, ma rimane consapevole della sua creaturalità, del suo essere semplicemente una donna che accoglie la Parola di Dio, se na fa fecondare per mettersi totalmente al servizio della vita e, ora, anche della vita divina. E in ciò risponde fedelmente alla sua vocazione di donna divenendo modello, icona, di ogni credente e di ogni comunità di fede.
C'è un confine da superare: quello tra cielo e terra.
Nel mito dei figli di Dio che si uniscono carnalmente alle figlie degli uomini il tentativo è di superare il confine attraverso il sesso, considerato come potere divino, interpretato come forza divina, sacra.
In Maria, invece, i cieli e la terra si uniscono attraverso la Parola di Dio donata e accolta. Questa Parola di Dio è una forza creatrice: suscita la vita, genera in Maria il figlio di Dio, supera i confini tra cielo e terra, annuncia pace sulla terra, produce l’elevazione dei poveri, degli affamati e degli umili.
Questa Parola di Dio, se accolta, crea anche in noi un uomo nuovo. E così diventiamo tutti figli e figlie di Dio, sorelle e fratelli di Maria e di Gesù.