1.
Epifania come Teofania
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L’epifania è un momento alto della missione di Gesù: rivelarci Dio come Padre ricco d’amore per gli uomini.
Perciò il N. T. vede Gesù come:
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“l’icona di Dio (eikon tou Theou) (2 Cor 4,4)
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“l’immagine del Dio invisibile” (Col 1,15)
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“l’irradiazione della gloria di Dio impronta della sua sostanza (Eb 1,3)
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“riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà” (Sap. 87,6; Eb 1,3)
Questa rivelazione del Padre Gesù l’ha continuata anche nel momento del rifiuto, della sconfitta e dell’abiezione.
In questa situazione Gesù ha continuato a rivelarci l’amore di Dio, un amore che sta dalla parte degli ultimi, facendosi uno di loro, ripudiato e sconfitto.
Noi spesso leghiamo la manifestazione-rappresentazione di Dio al potere, alla forza, alla grandiosità.
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Ora, Gesù, non manifesta Dio solo
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per la sua straordinaria forza terapeutica
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o per il suo potere sulle forze della natura
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ma anche quando lo manifesta come il Dio dei poveri, degli abbandonati e dei peccatori.
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Dio in Gesù appare tanto misericordioso da dare vita a chi è stato ingiustamente condannato, senza punire i colpevoli.
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Il Dio che Gesù ha rivelato, salva il perseguitato, ma offre anche misericordia ai persecutori.
Questa singolarità di Gesù è la ragione della sua grandezza:
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Egli si è fatto infimo per indicare l’Immenso,
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è stato nulla per rivelare il Tutto,
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è divenuto carne per far presente Dio nella storia degli uomini.
Egli è “epifania di Dio”.
2.
Rivelazione ed esperienza di Dio.
Questa rivelazione del Padre, Gesù ha potuto compierla grazie alla esperienza piena di Dio da lui compiuta nell’arco della sua esistenza:
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Le parole che Egli diceva, le ascoltava dal Padre suo
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e le opere che compiva era il Padre a compierle in lui (cfr. Gv 14,10).
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Per questo legame con Dio, Gesù ha potuto dire: “Io e il Padre siamo una cosa sola” (Gv ).
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Quindi le opere di Gesù erano l’emergenza dell’azione divina in Lui e le sue parole erano pura risonanza del suo assiduo ascolto delle parole divine (cfr. Gv 12,49-50; 14,10).
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Per questo, Gesù, è simbolo vivente della realtà invisibile di Dio, suo sacramento nel mondo.
3.
La Chiesa, epifania di Dio.
Questa epifania di Dio realizzata da Gesù ora è la missione della Chiesa, quella appunto di rivelare Dio al mondo con la sua vita e con le sue parole.
Rivelare Dio al mondo significa:
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mostrare che la Verità illumina il cammino dell’umanità e può esprimersi in parole luminose di uomini
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mostrare che il Bene esiste realmente e può diventare amore umano
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mostrare che la Giustizia regge il cammino degli uomini e sollecita forme sempre nuove di condivisione
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mostrare che la Vita è prima della nostra piccola esistenza e può offrirsi in dono.
Ogni volta che si raccoglie, per far memoria di Gesù, icona di Dio, la Chiesa si esercita in questo compito necessario di essere nel mondo epifania di Dio, segno della sua presenza creatrice.
4.
Trasparenza interiore.
Perché la Chiesa adempia fedelmente tale missione occorre che ogni suo membro sia ricco di trasparenza interiore.
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Questa trasparenza è chiarore interiore che progressivamente si diffonde nella persona illuminandone anche gli angoli più oscuri.
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Gesù dice: “La lucerna del corpo è l’occhio; se il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce”.
Se la luce di Dio entra nella interiorità della persona, questa diventa splendente e trasparente.
Lo stesso dicasi della Chiesa: resa luminosa e trasparente dentro avviene di essa ciò che l’Apocalisse annuncia:
“Non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna, perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’agnello” (Ap 21,23).
“E non vi sarà più notte, e non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà” (Ap 22,5).
Quando il cuore è luminoso, allora attraverso gli occhi lo splendore che è dentro si diffonde nella vita!
Tutta la vita, allora, diventa luce e il chiarore di dentro di diffonde tutto intorno, sugli altri e sulle cose.
Perciò, per Giovanni, i discepoli di Gesù devono diventare figli della luce (12,36).
Questa trasparenza è la semplicità che consente alla vita di espandersi in modo armonico unificando e non più contrapponendo le sue diverse componenti biologiche e psichiche.
5.
Apertura agli altri.
Se uno è luminoso e semplice, segna con la sua luminosità e semplicità tutti i rapporti che stabilisce con gli altri e con le cose, comunica luce interiore e dona vita.
Si può essere di vero aiuto agli altri solo se si diventa luminosi e trasparenti.
Allora veramente si stimola la crescita negli altri attraverso offerte vitali.
La missione della Chiesa è il riflesso di una luce interiore.
Con la luminosità della vita, la Chiesa rivela Dio, è epifania di Dio e adempie alla sua missione.