Nell’episodio di guarigione vediamo all’opera la potenza di liberazione dal male che agiva in e per mezzo di Gesù.
Emerge anche la sovrana libertà di Gesù rispetto alla legge ebraica del puro e dell’impuro e, più in generale, la sua libertà rispetto alla tradizione.
Il “miracolo” sembra quasi automatico e “strappato” a Gesù, prescindendo dalle sue intenzioni.
Di che malattia soffriva questa donna?
Non di emorragie per un tumore uterino. Questo non dura 12 anni! Di mestruazioni irregolari: fatto, allora, vissuto come tragedia sociale e familiare.
IL TABU’ DELLA FEMMINILITA’, SANGUE E SESSO
Per la legge ebraica la donna era impura per tutta la durata del ciclo.
Doveva avvertire del suo stato il marito e tutti gli uomini di casa perché evitassero scrupolosamente di toccare lei o qualsiasi oggetto da lei toccato, pena il contrarre a loro volta impurità.
Tutto è dettagliatamente fissato nel cap.15 del Levitico e in un capitolo della Misnha giudaica.
Il periodo di impurità iniziava due giorni prima delle mestruazioni e finiva due dopo di esse.
Se il ciclo era irregolare e le mestruazioni imprevedibili, la donna si trovava in uno stato di impurità praticamente permanente. Era come lebbrosa, anzi peggio per via della sfera interessata, quella sessuale. Il marito poteva ripudiarla per sempre senza darle niente. L’emorroissa dell’episodio più che malata è una reietta.
Perché un tale comportamento verso questo fatto “naturale” come il mestruo?
In ogni cultura antica il sangue è considerato una realtà carica di potenza sacra e come sede dell’anima, della vita. Ora ogni potenza sacrale è sempre circondata da tabù, da proibizioni. Così un tabù riguarda il sangue e in particolare quello mestruale per la ciclicità (che lo associa alle forze e fenomeni della natura, ciclici appunto) e per la sua possibilità di trasmettere la vita, per questa sua potenza misteriosa e incontrollabile. Per tutto questo nelle culture antiche il sangue mestruale è considerato portatore di gravissimi rischi per gli uomini, gli animali e le piante: si riteneva facesse perdere agli oggetti sacri la loro sacralità, cioè la loro carica di potenza. Di qui le misure relative alla donna mestruata, considerata e trattata da impura.
IL PURO E L’IMPURO NELLA BIBBIA
L’impurità:
• è qualcosa di invisibile e fisico insieme;
• è una forza misteriosa che ha il potere di contaminare, esclude cioè dalla sfera del sacro e dell’elezione divina;
• è, per questo, condizione come di morte;
• è “la forma più elementare sotto cui si presenta a Israele tutto ciò che dispiace a Dio”.
Perciò tanta severità nelle leggi che la regolano. I fatti che la determinano sono essenzialmente quelli connessi alla sessualità e alla morte. Come il sacro, così anche l’impuro è intoccabile. Una volta contratta occorre purificarsi con acqua, fuoco e sacrifici. Con i profeti il concetto del Puro evolve in senso meno materialistico.
LA GUARIGIONE DELL’ EMORROISSA
È un miracolo trasgressivo:
• da parte della donna che lo riceve: toccare un uomo rendendolo impuro era colpa gravissima contro la Legge, soprattutto se l’uomo era rabbì o leader religioso.
• la donna non si limita a invocare l’intervento di Gesù. Vuole assicurarselo, garantirselo. Ha, per questo, un pensiero concreto, umile e mirato: toccarlo. È convinta che come l’impurità anche la potenza si trasmette per contatto.
La fede di questa donna non è, come spesso la nostra, “mentale”. È legata al toccare, come pienezza di un incontro guidato dalla fede. Non è un gesto magico-superstizioso il suo perché suggerito e guidato da una fede assoluta nella potenza di Gesù. La sua fede che ha la forza di una legge; è consapevolezza profonda che in Gesù è salvezza e liberazione e vuole per se questa salvezza. Attraverso il contatto che ha osato la donna viene risanata. Per la sua fede e il suo coraggio viene anche lodata e chiamata “figlia”. È, cioè, miracolata e salvata.
DALLA PURITA’ ALLA PUREZZA
Nei Vangeli Gesù contesta il carattere esteriore della purità: ciò che conta è ciò che si ha nel cuore. Gesù è il Puro per eccellenza: senza peccato e intimo a Dio. Nella Sua persona avviene il passaggio dal sacro al santo. La vera purezza non si realizza attraverso un lavoro feroce ed eroico di ascesi bensì attraverso l’adesione totale al programma e allo stile di Gesù.