LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI
1. Letture fuorvianti dell’episodio
A. Dio compreso come “risposta” al bisogno dell’uomo (un dio che serve all’uomo, un dio tappa-buchi);
Dio è dono totale di sé all’uomo, gratuitamente, per amore;
Dio supera infinitamente le nostre attese;
Dio non vuole essere cercato per “bisogno” ma per amore.
B. Una lettura socio-economica molto apprezzata oggi, ma sterile.
C. Una lettura sulla tangente spiritualistica
2. Una lettura corretta
Non del pane materiale, non del pane spirituale si vuole dire, ma della Parola che diventa pane.
È l’Eucarestia: una parola che diventa pane e poi si ridistribuisce a tutti; un unico pane, non uno materiale e uno spirituale.
Tutta la vita di Cristo si svolge sotto il segno del pane: comincia sotto la tentazione del pane e finisce con il pane: “Prendete…”; Egli si presenta come il pane disceso dal cielo. Oggi si parla della moltiplicazione dei pani. Ma il vero miracolo è quello della distribuzione dei pani: “Prese i pani e li distribuì” e mentre li distribuiva li moltiplicava.
C’è tanto di quel pane sulla terra che basterebbe distribuirlo. Ma ciò avviene solo quando la parola diventa pane: l’amore diviene gesto.
I lettura: “Dallo da mangiare alla gente”: è nel credere nella parola che avviene la moltiplicazione del pane.
Non è la penuria di pane il vero problema, bensì la penuria della fede nella potenza della parola: distribuisci il pane che hai…
Il primo non è il discorso economico. È la fede nella parola che dice: dallo da mangiare, distribuisci e vedrai che mangeranno e ne avanzeranno. È la fraternità nuova nella parola la premessa per affrontare il problema della fame.
NOTA: Gesù sale sulla montagna:
E’ la montagna delle beatitudini; è il monte di Dio da cui vedere tutto con i suoi occhi, la folla di affamati.
Gesù …”cominciò a distribuire il pane”. È più facile moltiplicare il pane che distribuire il pane. Distribuire il pane vuol dire cambiare le nostre politiche; vuol dire disarmare tutte le potenze che detengono i beni della terra che sono dei poveri e degli affamati. Il miracolo più grande non è la moltiplicazione, bensì la distribuzione che nasce dalla CONDIVISIONE. Alcuni paesi del nord del mondo consumano da soli tante risorse ed energia da poter sostenere 22 miliardi di uomini. Lo dice la scienza! Allora non si tratta di disturbare Dio, quanto noi ,le nostre politiche, il nostro”ordine” economico mondiale.
E la chiesa è dentro il sistema e cerca di non disturbarlo: vanità delle esortazioni a intervenire sulla fame nel mondo!