La libertà chiama in gioco la nostra responsabilità, verso le altre persone.(L. Ciotti)

martedì 14 febbraio 2017

AMARE: SEMPRE, DOVUNQUE, CHIUNQUE. PER RENDERE DIO PRESENTE NELL'INFERNO DEL NOSTRO MONDO (Annalena Tonelli)

Amici della fraternità, oggi è la festa degli innamorati, gli innamorati di un’altra persona, innamorati della bellezza, della musica, del bene, del creato, della pace della giustizia, di Dio. Una di noi, Annalena Tonelli era innamorata dei poveri, dei malati, degli abbandonati e per loro ha speso la vita fino a quando un disagiato mentale, da lei curato, la vita non gliel’ha tolta con violenza. Ecco alcuni passaggi da un suo bellissimo scritto. A tutti voi che amate, un caloroso augurio di crescere sempre nell’amore perché l’amore è come la vita: se si ferma, muore.

AMARE: SEMPRE, DOVUNQUE, CHIUNQUE. PER RENDERE DIO PRESENTE NELL'INFERNO DEL NOSTRO MONDO

Poi la vita mi ha insegnato che la mia fede senza l'amore è inutile, che la mia religione cristiana non ha tanti e poi tanti comandamenti ma ne ha uno solo, che non serve costruire cattedrali o moschee, né cerimonie né pellegri­naggi, che quell'eucaristia che scandalizza gli atei e le altre fedi racchiude un messaggio rivoluzionario: «Questo è il mio corpo fatto pane perché anche tu ti faccia pane sulla mensa degli uomini, perché, se tu non ti fai pane non mangi un pane che ti salva, ma mangi la tua condanna» L'eucaristia ci dice che la nostra religione è inutile senza il sacramento della misericordia, che è nella misericordia che il cielo incontra la terra. Se non amo, Dio muore sulla terra; che Dio sia Dio io ne sono causa (dice Silesio). Se non amo, Dio rimane senza epifania, perché siamo noi il segno visibile della sua presenza e lo rendiamo vivo in questo inferno di mondo dove pare che lui non ci sia, e lo rendiamo vivo ogni volta che ci fermiamo presso un uomo ferito. Alla fine, io sono veramente capace solo di lavare i piedi in tutti i sensi ai derelitti, a quelli che 'nessuno ama, a quelli che misteriosamente non hanno nulla di attraente in nessun senso agli occhi di nessuno. Luigi Pintor, un cosiddetto ateo, scrisse un giorno che non c'è in un'intera vita così più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi. Così è per me. È nell'inginocchiarmi perché stringendomi il collo loro possano rialzarsi e riprendere il cammino o addirittura camminare dove mai avevano camminato che io trovo pace, carica fortissima, certezza che tutto è grazia. Vorrei aggiungere che i piccoli, i senza voce, quelli che non contano nulla agli occhi del mondo, ma tanto agli occhi di Dio, i suoi prediletti, hanno bisogno di noi, e noi dobbiamo essere con loro e per loro, e non importa nulla se la nostra azione è come una goccia d'acqua nell'oceano. Gesù Cristo non ha mai parlato di risultati. Lui ha detto solo di amarci, di lavarci i piedi gli uni gli altri, di perdonarci sempre ;...; I poveri ci attendono. I modi del servizio sono infiniti e lasciati all'immaginazione di ciascuno di noi. Non aspettiamo di essere istruiti nel tempo del servizio. Inventiamo [...] e vivremo nuovi cieli e nuova terra ogni giorno della nostra vita.


Annalena Tonelli, medico volontario per 50 anni in Africa,
uccisa da un suo assistito, disagiato mentale

1 commento:

  1. Grazie don Pietro di aver condiviso questo scritto. È la risposta alle tante domande che spesso mi pongo.
    Non so pregare allora non sono una buona cristiana? Non conosco la bibbia e quel poco che ho ascoltato non lo concepisco. Allora non credo abbastanza? Scelgo nel mio poco tempo libero, di essere concreta. È sbagliato? Anch'io sento di credere in Gesù che concretamente ha amato e che tutto ciò che è scritto o si è tramandato è frutto di culture, di momenti storici, dEl vissuto del momento e che io voglio solo conoscere come storico, poi l'amore è altro; è proprio quel divenire pane e lasciarsi mangiare. Grazie sempre ho incontrato un grande maestro. Buona vita don.

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