La libertà chiama in gioco la nostra responsabilità, verso le altre persone.(L. Ciotti)

venerdì 9 ottobre 2020

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO. Riflessione di don Pietro

1. "Il regno dei cieli è simile ad un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio" (Matteo 22,1-14)

il regno dei cieli significa qui il regno di Dio e cioè la famiglia dei figli di Dio.

Il regno di Dio è simile ad un banchetto di nozze, non ad una caserma, ad un'azienda, ad un'agenzia di servizi, neppure a un convento o a un monastero severo, tantomeno a un tribunale.

La festa che accompagna il banchetto prevede una grande abbondanza di vivande. Nella simbologia biblica l'abbondanza di cibo significa l'abbondanza della conoscenza e cioè della sapienza e della vita. C'è anche la gioia a rallegrare il cuore degli invitati al banchetto. Essere invitati personalmente dal re è un grande onore ed è altro segno della bellezza della festa. 


2. Il motivo profondo del rifiuto

Il re invita al suo pranzo, invita a gustare le sue vivande prelibate, invita alle nozze del suo proprio figlio.

Ma gli invitati pensano al proprio campo da curare, ai propri affari.

Ecco: gli invitati non sono disponibili a mettere da parte le loro faccende, i loro interessi.

Sono prigionieri di loro stessi, perciò respingono ciò che li obbligherebbe a badare a qualcosa d'altro.

Non sanno gioire della gioia di un altro. Non sanno riconoscere il primato di un altro.

Insomma: è l'eterna tentazione dell'uomo di conquistare una falsa autonomia da Dio, ignorandolo e difendendosi. E, forse, l’uomo non ha torto:  Dio infatti è molto esigente: dà tutto ma vuole anche tutto.

Farsi amare da Dio è molto difficile.

L'uomo è sempre un bambino che vuole prescindere dai genitori cui si ribella.


3.  La punizione per il rifiuto

I servi sono i Profeti uccisi.

Il Figlio è Gesù Cristo.

Il brano di Matteo allude alla distruzione di Gerusalemme del 70 d.C.

Il male, vuol dirci l’ evangelista, è un boomerang: ed è questa  la punizione.


4. L'invitato senza la veste  

Ecco il senso: non basta avere accettato l'invito. Bisogna anche cambiare la propria esistenza in ragione dell'invito.

L'abito nuziale da indossare nel banchetto di Dio è la carità insieme alla  conversione.

Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti: questi sono coloro che dimostrano di avere carità e di sapersi ogni giorno convertire.


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