1. "Il regno dei cieli è simile ad un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio" (Matteo 22,1-14)
il regno dei cieli significa qui il regno di Dio e cioè la famiglia dei figli di Dio.
Il regno di Dio è simile ad un banchetto di nozze, non ad una caserma, ad un'azienda, ad un'agenzia di servizi, neppure a un convento o a un monastero severo, tantomeno a un tribunale.
La festa che accompagna il banchetto prevede una grande abbondanza di vivande. Nella simbologia biblica l'abbondanza di cibo significa l'abbondanza della conoscenza e cioè della sapienza e della vita. C'è anche la gioia a rallegrare il cuore degli invitati al banchetto. Essere invitati personalmente dal re è un grande onore ed è altro segno della bellezza della festa.
2. Il motivo profondo del rifiuto
Il re invita al suo pranzo, invita a gustare le sue vivande prelibate, invita alle nozze del suo proprio figlio.
Ma gli invitati pensano al proprio campo da curare, ai propri affari.
Ecco: gli invitati non sono disponibili a mettere da parte le loro faccende, i loro interessi.
Sono prigionieri di loro stessi, perciò respingono ciò che li obbligherebbe a badare a qualcosa d'altro.
Non sanno gioire della gioia di un altro. Non sanno riconoscere il primato di un altro.
Insomma: è l'eterna tentazione dell'uomo di conquistare una falsa autonomia da Dio, ignorandolo e difendendosi. E, forse, l’uomo non ha torto: Dio infatti è molto esigente: dà tutto ma vuole anche tutto.
Farsi amare da Dio è molto difficile.
L'uomo è sempre un bambino che vuole prescindere dai genitori cui si ribella.
3. La punizione per il rifiuto
I servi sono i Profeti uccisi.
Il Figlio è Gesù Cristo.
Il brano di Matteo allude alla distruzione di Gerusalemme del 70 d.C.
Il male, vuol dirci l’ evangelista, è un boomerang: ed è questa la punizione.
4. L'invitato senza la veste
Ecco il senso: non basta avere accettato l'invito. Bisogna anche cambiare la propria esistenza in ragione dell'invito.
L'abito nuziale da indossare nel banchetto di Dio è la carità insieme alla conversione.
Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti: questi sono coloro che dimostrano di avere carità e di sapersi ogni giorno convertire.
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